20 settembre 2009

Gli spazi abbandonati e le case occupate

Riporto due articoli (uno de Il messaggero, l'altro de Il Manifesto) e un blog relativi allo sgombero avvenuto la scorsa settimana a Magliana (quartiere di Roma) conclusosi con l'arresto di 4 persone, con accuse fuori dal mondo. Che a oggi sono ancora a Regina Coeli. 

Da Il Manifesto del 16 settembre
L'ATTACCO AI SENZA CASA

A Roma la scuola «8 marzo» - da tempo abbandonata - era occupata dai senza casa. Ho avuto la fortuna di conoscerne qualcuno. Ho ancora impresso il ricordo di due bellissime bambine che la madre teneva ordinate e sorridenti pur in quelle condizioni difficili. Dopo lo sfratto subito ad Ostia quella soluzione promiscua e difficile sembrava loro un sogno. Quasi come le case vere che abitano i pitbull della carta stampata che dalle colonne dei due quotidiani Il Messaggero e Il Tempo si accaniscono da giorni contro «l'illegalità delle occupazioni nella città».
Sono questi due giornali che hanno creato ad arte il clima per gli sgomberi. In loro soccorso è puntualmente arrivato il sindaco Alemanno. Basta con le occupazioni e con l'illegalità è la parola d'ordine. Quindici giorni fa sono stati sgomberati cinquecento senza tetto che abitavano l'ex ospedale oncologico della capitale. Continua a leggere


Da Il Messaggero del 14 Settembre 
ROMA (14 settembre) - Costringevano alcuni occupanti, specie immigrati, di una ex scuola nel quartiere Magliana a Roma a pagare un «canone di affitto» per dormire nello stabile, picchiando chi si rifiutava di pagare. Per questo presunto racket delle occupazioni stamane cinque persone sono state arrestate dai carabinieri, e oltre 20 identificate, durante una perquisizione nella ex scuola “8 marzo”, occupata da due anni.

Momenti di tensione tra un centinaio di attivisti dei movimenti di lotta per la casa e le forze dell'ordine durante la perquisizione. Quando sono stati portati via gli arrestati, gli attivisti hanno lanciato sassi e altri oggetti contro i mezzi dei carabinieri. Per il sindaco di Roma Gianni Alemanno, è «veramente inquietante quello che sta emergendo: un vero e proprio racket sulle occupazioni» con persone «costrette a pagare un affitto e a partecipare a manifestazioni; extracomunitari aggrediti e malmenati perché non pagavano questi veri e propri pizzi richiesti». Per Alemanno, «chi fa parte dei centri sociali e vuole stare nelle regole si dissoci e non dia solidarietà a chi applica questi comportamenti assolutamente da stroncare». Smentiscono le accuse gli occupanti: «Non c'è nessun racket delle occupazioni. Le persone che hanno fatto scattare gli arresti erano state allontanate dall'occupazione perché violente e per ripicca hanno denunciato reati inesistenti».

Obbligati a partecipare a cortei. Sembra che fossero tre le regole ferree alle quali gli occupanti della ex scuola alla Magliana dovevano sottostare per evitare ritorsioni di varia natura, comprese le aggressioni. Le regole, contenute in un documento sequestrato dai carabinieri, consistevano nell'obbligare chi si trovava...
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