5 giugno 2009

Passeggiata di primavera a Villa Pamphili

Stamattina ho pensato bene di andare a fare una passeggiata a Villa Pamphili (Roma) che è vicino a casa mia e che trovo la villa più bella del mondo (niente a che vedere con Central Park, per dirne uno).
Mi sono comprato
il giornale e ho cominciato a camminare, entrando da Via Vitellia andavo per il viale alberato parallelo a Via Leone IV (mi pare si chiami) ...trovo una macchina dei carabinieri ferma in mezzo al viale...mi avvicino e trovo su una panchina, tra le tante disseminate lungo il viale, una signora sui 70 seduta con a fianco un uomo, presumo, coperto con un telo bianco. Morto.

La signora era immobile. Il corpo dell'uomo era seduto.
Lo sguardo della signora verso il basso, perso nel vuoto, quasi senza espressione. Immagino questa mattina come altre abbiano deciso di farsi una passeggiata nella villa ma la signora tornerà a casa da sola.

Ho completato il mio giro...sono ripassato dopo circa 40 minuti e stavano ancora tutti lì. Ho proseguito fino al bar che si trova vicino all'entrata (uscita in questo caso), mi sono seduto, ho preso una birra, mi sono letto "Il Manifesto" e "Internazionale" e poi mi sono avviato verso la macchina. Dal mio ingresso nella villa saranno passate circa due ore. Il camion della polizia mortuaria l'ho lasciato passare mentre ero arrivato quasi al cancello.
La signora è stata per due ore seduta su una panchina a fianco del marito (credo) morto mentre davanti a loro passavo io e qualche altra decina di mamme con figli e corridori sovrappensiero.
Una mattinata non proprio gioiosa devo dire.

2 commenti presenti:

rossana ha detto...

incredibile...abbiamo "normalizzato" tutto, anche la morte. Due ore di totale assenza di intimità nel dolore, di abbandono, di indifferenza...Fa il paio con quella di due giorni fa al mare...cosa ci ha fatti diventare così insensibili?

Giò ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
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